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Il contesto

San Severo è una città a vocazione prevalentemente agricola, in cui sono presenti aziende artigiane di piccole dimensioni, che operano un po’ in tutti i settori, e medie imprese di trasformazione dei prodotti locali (vinicole, frantoi, panifici). Le grandi risorse agricole hanno generato, nei decenni passati, un vivace sistema di piccole e medie imprese industriali e di trasformazione dei prodotti coltivati, esportati sui mercati nazionali e transnazionali. Pertanto, il sistema scuola contribuisce a promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle attività principali del territorio, anche per favorire il senso di appartenenza e valere positivamente sulla dimensione del tasso emigratorio.
L’ente Locale di riferimento, ossia il Comune, contribuisce con il progetto ‘Piano di Zona’ finalizzato all’integrazione dei diversabili, attraverso figure esperte di educatori e di assistenti di base. Garantisce il diritto allo studio con diverse misure: fondi alle scuole per il comodato d’uso dei testi scolastici in aggiunta ai buoni-libri e buoni mensa.
La crisi di quest’ultimo decennio ha spiegato i suoi effetti negativi in modo semplificato perché la struttura produttiva non era abbastanza diversificata per poter compensare le crisi settoriali. La lunga crisi economica ha aumentato il divario tra benestanti e poveri, il tasso di disoccupazione e quello emigratorio. Il mancato sviluppo di altre attività economiche, sia a carattere industriale che artigianale, ha fortemente penalizzato anche il tessuto sociale del territorio, non offrendo, soprattutto ai giovani, opportunità di scelta professionale, tanto che, negli ultimi tempi, si è registrato un certo tasso di emigrazione giovanile. Testimonianza di ciò è la chiusura della sede decentrata di San Severo della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Foggia, che era ubicata nei pressi del nostro istituto.